Come è Morto Il Figlio Di Lucio Battisti – Tra i più grandi cantanti italiani di tutti i tempi, Lucio Battisti ha lasciato un segno indelebile con il suo stile straordinario e le sue composizioni brillanti per Mogol e, più tardi, Pasquale Panella di tutti i tempi. La sua carriera, segnata da risultati eccezionali, venne bruscamente interrotta da una malattia che gli aveva progressivamente prosciugato le energie. L’omicidio di Lucio Battisti, ma come è avvenuto?
Purtroppo Lucio Battisti non ha compiuto 55 anni. La sua carriera di 25 anni ha visto l’uscita di 17 album in studio e la vendita di 25 milioni di copie. Il 9 settembre 1998 muore improvvisamente a Milano. Nessuno ha mai discusso pubblicamente delle cause della sua morte, ad eccezione del testamento della moglie Grazia Letizia Veronese, che tutelava la privacy dei suoi cari.
All’Ultima Cena
Lucio Battisti ha esalato il suo ultimo respiro all’età di 55 anni. Con 17 album in studio e 25 milioni di dischi venduti, la sua carriera di 26 anni nell’industria musicale italiana è stata adornata di onori. Il 9 settembre 1998 muore improvvisamente a Milano. All’età di tredici anni supplicò i suoi genitori, Alfiero e Dea, di permettergli di continuare gli studi acquistando una chitarra. Fu a quel punto che iniziò a suonare. La paroliera incontrò Mogol solo dieci anni dopo e gli diede il dono di scrivere canzoni e cantare. Da soli, hanno dipinto l’immagine più fedele dei sentimenti e delle abitudini degli italiani dell’epoca.
Cristiano: Assassini
Dopo aver subito un intervento chirurgico d’urgenza presso l’ospedale San Paolo di Milano il 29-30 agosto 1998, Battisti sembrò morire improvvisamente nelle tarde ore di quella notte. Nessun bollettino medico è stato rilasciato durante gli undici giorni di ricovero per desiderio della famiglia. Lucio rimase profondamente colpito dal contenuto della lettera, di cui Mogol venne a conoscenza molto tempo dopo averla consegnata alla clinica. Le sue condizioni si sono aggravate il 6 settembre, è stato trasferito al reparto di terapia intensiva l’8 settembre ed è deceduto la mattina successiva a seguito di una malattia prolungata.
Non è stata rilasciata alcuna dichiarazione formale sulla scomparsa di Lucio Battisti. Secondo l’unico referto medico disponibile, il paziente è deceduto a causa di complicazioni derivanti da un quadro clinico critico fin dall’inizio, nonostante i migliori sforzi dei medici curanti. Le persone dovrebbero prestare attenzione se credono ad accuse non verificate secondo cui il cantautore è morto di linfoma epatico aggressivo. D’altra parte, potrebbe aver sofferto di glomerulonefrite, una malattia infiammatoria renale, come affermato in precedenza. Scoprire la verità sulla situazione clinica è del tutto improbabile.
Pastori, ecco il luogo della sua tomba
Ai riti di sepoltura privata avvenuti a Molteno furono invitate solo venti persone, e Mogol era uno di questi. Il cantante riposa nel minuscolo cimitero cittadino della Brianza, in provincia di Lecco, in Lombardia. Qualche tempo dopo, a San Benedetto del Tronto, venne cremato. Dove viveva la vedova di Battisti e cosa faceva suo figlio per vivere Dal matrimonio con Grazia Letizia Veronese, Lucio ha avuto un figlio, Luca Filippo Carlo Battisti, che oggi ha 50 anni e lavora come musicista e avvocato. La vedova del compositore e paroliere italiano Battisti, che aveva 80 anni, era originaria della Brianza.
La scelta di ritirarsi dalla vista del pubblico e vivere una vita lontana dai riflettori è stata fatta molto tempo fa dalla donna. Insieme, lei e il marito avevano acquistato casa a Marina Centro, frazione riminese della riviera romagnola, con l’obiettivo di fuggire. Il cantante ha comunque preferito mantenere un basso profilo a Milano, sia tra il grande pubblico che sulla stampa. L’ultima tappa prima del trasferimento in Brianza è stato Largo Rio de Janeiro, casa d’infanzia di Battisti e dimora milanese.
Le ultime immagini di Battisti
Una delle rare occasioni in cui la personalità innocente e poliedrica del cantautore viene fuori al meglio è nel 1980, quando Battisti fa la sua ultima apparizione televisiva. Indossando un morbido top rosa, pantaloni bianchi a zampa d’elefante e zoccoli da spiaggia, il cantautore è apparso allo show Musik & Gäste dell’emittente svizzera in lingua tedesca SRF. Un estratto dal suo ultimo album di Mogol, Una giornata uggiosa, presenta la sua interpretazione della canzone “Amore mio di provinciale”. Da quello che posso dire, Battisti non fece più un’apparizione televisiva in Italia fino al 1972.
Oltre alla vita privata e affettiva del cantante, anche il matrimonio di Lucio Battisti con Grazia Letizia Veronese è stato caratterizzato da uno stretto legame. Nella loro famiglia nasce Luca Filippo Carlo Battisti, loro figlio. che aveva scelto di rispettare la privacy di suo padre, proprio come aveva fatto sua madre prima di lui. Qui ebbe inizio la faida tra Mogol e la famiglia Battisti; dopo la morte di Battisti, Mogol evidentemente credeva di essere ostacolato nella sua ricerca dei diritti artistici.
Luca Battisti è nato da Lucio e Grazia Letizia Veronese, ed è cresciuto ascoltando suo padre eseguire musica. Il 25 marzo 1973 era la data della sua nascita. Il. Si è svolta la cerimonia di matrimonio civile per i genitori di Lucalo stesso giorno in cui è nato il ragazzo: 3 settembre 1976. Nello stesso periodo di quest’ultimo evento esce “Il nostro caro angelo”, l’album più famoso di Lucio. Sebbene molti abbiano interpretato il titolo come un omaggio a suo figlio, Mogol ha successivamente rivelato che la canzone era in realtà critica nei confronti della Chiesa cattolica.
Si presenta l’occasione per il giovane Luca Battisti di dare una mano nell’azienda di famiglia. La copertina dell’album di debutto di Lucio “E Gia”, pubblicato dopo la sua rottura con Mogol, è stata realizzata da lui quando aveva solo nove anni. Luca inizia poi la carriera solista come musicista, utilizzando il nome d’arte Lou Scoppiato. Ha formato il gruppo punk rock “Hospital” nel 2000 mentre risiedeva temporaneamente a Londra. Era il cantante principale della band ed è stato coinvolto nella produzione di tre album. Nonostante la sua famigerata solitudine, Lou Scoppiato è piuttosto schietto riguardo alla sua ammirazione per la pittura astratta e i Beatles.
Il 9 settembre 1998 il mondo perde una grande icona musicale: Lucio Battisti. Ci sono ancora discussioni e questioni attorno al suo enorme catalogo, anche se sono passati 25 anni. L’ultima fase è la decisione nella causa che gli eredi del cantautore hanno vinto dopo aver presentato ricorso contro Sony Music. Contestualmente la label ha lanciato l’appello. Dopo essere scomparso per oltre vent’anni, Lucio Battisti, una delle personalità più importanti della storia della musica italiana, muore il 9 settembre 1998. Due dozzine di album in studio, un vasto repertorio di canzoni e venticinque milioni di dischi venduti in seguito,
che, cantate dal nativo di Poggio Bustone, hanno fatto sognare e innamorare milioni di persone e, di conseguenza, sono rimaste nell’uso comune, tutto grazie ai testi del maestro Mogol. Anche se Battisti è morto più di 25 anni fa, la sua eredità creativa è ancora oggetto di disaccordi e cause legali. I suoi eredi sono riusciti a chiedere il risarcimento dei danni alla Sony Music, che chiedeva 8,5 milioni di euro.
L’azienda Battisti sta affrontando un’azione legale da parte di Sony. Nell’annoso contenzioso legale che ha coinvolto il paroliere Mogol, Sony Music è rimasta coinvolta con Grazia Letizia Veronese, vedova del cantautore 70enne, e Luca Battisti, figlio 49enne e avvocato di il due. Se si accertasse che gli eredi di Lucio Battisti avevano revocato alla SIAE l’autorizzazione all’utilizzo online delle sue composizioni musicali per scopi promozionali, Sony si troverebbe ad affrontare conseguenze legali importanti.
Gli eredi impedirono inoltre alla Sony di utilizzare la musica di Lucio Battisti in spot pubblicitari o sincronizzazioni, il che costituiva un altro problema. A causa degli ingiustificati e continui veti posti dalla famiglia Battisti, il marchio sarebbe stato devastato finanziariamente, stimato in 8,5 milioni di euro. Mio fratello ed io eravamo assorti nei nostri pensieri mentre leggevamo il nostro libro di testo di diritto privato oppure discutevamo sul treno de “I pilastri della terra” di Ken Follet quando morì Lucio Battisti. Della morte di Lucio Battisti non mi ero accorta finché non ne ho sentito parlare all’ora di pranzo; All’epoca non ero a conoscenza della sua scomparsa.
Al momento della sua morte ero ancora convinto che Lucio Battisti fosse vivo. Ho saputo della sua morte mentre ero in cucina ed ero emotivamente distante. Forse ero semplicemente troppo nervoso, o forse era più subdolo: ero infastidito dal fatto che qualcuno si fosse accorto di quanto fossi a disagio. La loro previsione secondo cui Battisti molto probabilmente sarebbe morto mi è arrivata un paio di giorni fa. Ero così sollevato che il mio cane si fosse ripreso che non riuscivo a entrare in empatia con lui.
Ascoltavo la parola “morto” alla radio mentre stringevo una manciata di spaghetti e fantasticavo su Battisti. In un certo senso, ha dimostrato che avevo ragione. Quando ho saputo che Lucio Battisti era morto, sono scappata, non perché singhiozzassi o piangessi. Come nei romanzi di Pennac, era spinto più dal desiderio di prendere il treno che da qualsiasi tipo di agonia. Per onorare un antico rituale, ho acceso una candela di cera e ho dato un nome a tanti ricordi spiacevoli e qualche spunto di riflessione.